Non smetto mai di parlare.

Babbo Natale non esiste?

Ma voi siete tutti matti! Ma vi sembra che possa non esistere Babbo Natale? Chi è il destinatario di letterine piene di amore, speranze, promesse, esami di coscienza, richieste e domande curiose scritte a matita, penne glitterate, pennarelli colorati, appiccicose di cioccolata e caramelle mangiate durante il faticoso lavoro di stesura e profumate di caramello e vaniglia? Vi sembra che una ‘banalissima’ mamma o un ‘banalissimo’ papà potrebbero ottenere un tale impegno senza doversi ripetere almeno due volte (in casi fortunatissimi) o arrivare a profetizzare punizioni di varia natura? Impossibile. Non è un potere umano, ha sicuramente un’origine magica. E poi, vogliamo discutere sulla capacità di Babbo Natale di far addormentare anche i bambini più temerari prima della mezzanotte, per evitare anche il solo minimo rischio di non ricevere alcun dono? Vorreste forse sostenere che questo è il potere dei genitori? Illusi. Niente da fare. Non c’è genitore che prima o dopo si scontri con la tenacia del pargolo che riesce a sostenere il peso delle palpebre ben oltre l’orario consentito anche solo per dimostrare la sua capacità decisionale. Babbo Natale no! Babbo Natale, il solo nominarlo, fa raggomitolare sotto le coperte piccoli e grandi in attesa della mattina del 25 quando la magia si sarà compiuta. E…vogliamo dirla tutta…non sarebbe magico e dotato di superpoteri un essere che rende i genitori suoi complici, apparecchiando merende per le renne affaticate dal viaggio su balconi gelidi (per poi mangiarle di corsa allo schiudersi dell’occhio del pupo il giorno di Natale), nascondendo pacchi di dimensioni spropositate sotto i letti o negli armadi coperti da pile di oggetti per non destare l’interesse dei piccoli di casa per tirarli fuori solo una volta scoccata la mezzanotte, in punta di piedi quasi si fosse ladri nella propria casa? Per non parlare di chi si prodiga in letterine e messaggi lasciati dal vecchio con la barba bianca che tra ringraziamenti e complimenti invita alla pace famigliare ottenendo, almeno il giorno di Natale, tregue allegre e silenzione, irraggiungibili in ogni altro momento anche sotto la guida del più esperto educatore.

No no, io ne sono certa, Babbo Natale esiste. E per fortuna!

Quale mancanza avrebbe il mondo (dell’infanzia, ma non solo) senza la sua presenza. Io anzi valuterei l’applicazione del modello almeno un’altra volta all’anno, tipo un Babbo Ferragosto o un Babbo Pasquale (il coniglio pasquale, mi dispiace per lui, non ha alcuna possibilità di raggiungere le performance dell’umano di rosso vestito). Un giorno di pace in più assicurato, un sogno regalato e un pizzico di magia che non fa mai male.

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