Ho comprato un trolley nuovo per partire. Non che non ne avessi, ma ne volevo uno un po’ più capiente, in grado di contenere tutto l’indispensabile per avere quell’aria un po’ glamour e distrattamente curata che ben si adatta all’atmosfera parigina. Ci ho infilato un paio di vestiti, corredati da spille colorate, la mia amata gonna a quadrettini vichy bianchi e neri e quell’altra azzurra, bianca e nera così leggera da ondeggiare ad ogni soffio d’aria. Ho aggiunto un cappello, un secondo paio di sneaker e un po’ di chincaglierie da mescolare secondo l’umore. Il trolley ha accolto il tutto senza riempirsi, lasciando il giusto spazio per infilare nei buchi le incertezze, le indecisoni e i pensieri che partiranno con me, ma senza occupare troppo posto, così da permettere ai sogni, alle aspettative e ai desideri di distendersi sopra a tutto, assicurando ai vestiti di non spiegazzarsi troppo e al mio cuore di non avere più paura del necessario.
Parto sola, pur sapendo che non lo sono affatto. Le amiche che fanno il tifo per me e mi pensano (e avrebbero voluto essere con me, ma solo per impedimenti pratici non potranno esserci) saranno nel mio cuore ogni momento. In questi mesi soprattutto, ma in questi anni in generale, sono il mio porto sicuro, dove andare o dove tornare per sentirmi a casa. Sono quelle che sanno tutto di me, mi hanno ascoltata e abbracciata al bisogno. Conoscono la mia forza, ma accolgono anche la mia fragilità: questo è il loro potere speciale.
Vado nella città più romantica del mondo e, ancora una volta (‘mannaggialaputtana’ – tutto attaccato come chioserebbe una delle care amiche che mi circondano) non ci vado con la possibilità di godere di quell’atmosfera in due: le passeggiate sul lungo Senna mano nella mano, i Bistrot dove chiacchierare e commentare osservando il passaggio in strada, l’Ile Saint Louise, Montmartre, i luoghi che sembrano deputati a fare da cornice naturale ad una storia d’amore non li godrò condividendone il piacere, ma dedicherò il tempo a me stessa, lontano dal quotidiano e in cerca di una tranquillità un po’ persa.
Il mio bellissimo trolley, nero con lo smile giallo che sfacciatamente sorride, è ormai pronto e io con lui.