Non smetto mai di parlare.

Essere o non essere…una ‘diva’

Ringrazio i miei 45 anni che mi hanno regalato la consapevolezza di chi sono e come sono, senza troppe sbavature e indecisioni. So di non poter sfoggiare un bikini come avessi un corpo da urlo, ma so di poterlo sfoggiare con indifferenza senza troppi problemi per le rotondità in eccesso, confidando nella distrazione creata dai tatuaggi che affollano la mia pelle. So di non poter stare su un tacco 12 con la disinvoltura che si converrebbe, ma so di poter stare sulle punte e arrivare alle medesime altezze (al bisogno) indossando una ballerina argentata con fiocchetto a decorarne la punta. So di non sapere distendere un trucco perfetto per un red carpet hollywoodiano, ma so di potermi bistrare gli occhi incorniciando lo sguardo il giusto necessario per non renderlo indifferente. So di non avere più l’età per t-shirt troppo corte o troppo strette che evocherebbero un’adolescenza alla quale nemmeno sono troppo affezionata, ma so di potermi infilare in un abito anni ’30 senza sembrare ammuffita e polverosa. Ricevo abbastanza spesso complimenti per gli accessori che abbino in modo personale e con personalità, quasi altrettanto spesso accompagnati dalla frase ‘solo tu puoi portare una cosa così’…e questo mi fa riflettere. Rido di me stessa abbastanza di frequente, ho fatto dell’inciampo e dell’imperfezione un marchio di fabbrica, che mi impedisce di scegliere le simmetrie e le regolarità, preferendo sempre il ‘fuori norma’ che sorprende e stupisce. Sia che si tratti di colori, che di forme, che di modi di proporsi. Non temo i capelli bianchi che fanno bella mostra di sé nel ciuffo che varia la sua lunghezza, ma mai la sua impertinenza e che trovo denotino i confini di una personalità che di frivolezza si agghinda, ma senza leggerezza nella sostanza. Non temo nemmeno le rughe, che iniziano a comparire disinibite ai lati degli occhi quando sorrido assottigliando lo sguardo, ma che rendono la mia faccia ancor più parlante…qualora ce ne fosse bisogno. Certo il sottomento che si ammorbidisce lo eviterei, ma lo trovo un invito evidente a guardare sempre verso l’alto e ad abbassare la testa solo per non finire in buche troppo profonde. Mi diverto a inserire piume, pizzi, chincaglierie mai casuali e mai banali, anche solo per andare a prendere un caffé, perché lo stile non è un accessorio ma un’inclinazione naturale.

Da un po’ di tempo volevo comprarmi un paio di occhiali da sole nuovi, proprio perché trovavo i miei, seppure belli, troppo ‘corretti’ nel loro stile. Ecco, sono entrata in un negozio e dopo averne provato un paio, interessanti ma non sufficientemente convincenti, ho chiesto alla commessa se avesse qualcosa più… ecco, come dire…più da ‘diva’. Et voilà, occhiali trovati, che non a caso si rifanno alla grande icona Jackie’O e che hanno quella dimensione sufficientemente importante da non poter passare inosservati e quel design sufficientemente retrò da non poter passare di moda.

Non sono presuntuosa, so bene che il mondo (fortuna sua) offre ben di meglio in giro, ma ringrazio la mia età, la mia educazione e la mia vita che mi hanno aiutata a stare comoda nei miei panni, né troppo stretti né troppo larghi, e a rendere l’immagine di me che vedo riflessa nello specchio esattamente ciò in cui mi riconosco, un giorno dopo l’altro, senza paura del giudizio (il mio è già sufficiente) e con la voglia di sorridere e divertirmi reinventandomi a misura delle stagioni, delle occasioni e dei pensieri.

2 commenti su “Essere o non essere…una ‘diva’”

  1. a me piaci proprio per questo, non segui nessuno stile conformato e mostri te stessa in ogni accessorio che usi… è per questo che ti dicono spesso “solo tu lo puoi portare”… fanno parte di te e riflettono la tua GRANDE personalità!!!!

    QUINDI NON CAMBIARE MAI…
    sei stupenda lori !!!!

    Rispondi

Lascia un commento