Sì, a qualcuno potrà sembrare esagerato e fuori luogo, ma chi condivide con me questa passione può riconoscere quanta verità ci sia in questa frase. Grazie a Dio, al cielo, al culo di averlo incontrato tanti anni fa, ma comunque sia…grazie! Perché il teatro è qualcosa che va oltre la passione, è condivisione, è impegno, è catarsi assoluta da tutto ciò che è il resto della vita. Ogni volta che metto piede a teatro, per ‘farlo’ intendiamoci, non solo per ‘guardarlo’, entro in un’altra dimensione e tutto quello che mi porto dietro, appiccicato addosso, i pesi, le preoccupazioni, i nervosismi, le ansie, ma anche le gioie, le aspettative, le speranze, magicamente scompaiono e il tempo sembra fermarsi. Il teatro mi svuota la mente. Ma davvero. Mi offre la possibilità di mettere in pausa la vita per potermi concentrare solo sul presente e soprattutto su un presente che con la vita ‘reale’ nulla ha a che fare. Riesco a dimenticarmi di tutto. Certo, basta poco per riagganciare il quotidiano e tornarci dentro, ma se quel quotidiano fa il suo dovere e per quelle tre ore in cui sono a teatro smette di parlare, vociare, chiedere attenzione, ecco che il respiro si regolarizza, tutti i muscoli si distendono e posso godere di quel senso di libertà quasi fossi dentro una magica bolla.
Certo, oltre alla passione riconosco la fortuna di praticarlo con amiche e amici. Amiche vere, di quelle che conosci in camerino e ti porti dietro una vita intera, di quelle con cui hai una sana voglia di ridere perché le hai viste a terra e sei stata male per loro e con loro, di quelle che sognano il bombolone a mezzanotte e con cui programmi serate di chiacchiere e week end al mare perché ne hai bisogno. Amici conosciuti sul palco e di cui hai scoperto la natura straordinaria, che condividono con te pezzi di vita sempre con il sorriso. Un regalo della vita che non smetterò mai di ringraziare per questo.
E quando… arrivi a teatro trafelata, ancora al telefono per risolvere le ultime grane della giornata, tirata come una corda di violino e prendi il copione in mano, ecco che succede la magia. Chissenefrega delle cose che non sono come le vorresti, delle cose che non capisci, delle paure che sai di dover affrontare ma non ha la più pallida idea di come farlo; chissenefrega delle tasse da pagare, dei moduli da compilare, dei lavori da finire; chissenefrega se c’è caldo e vorresti il fresco, se le giornate si accorciano ed è buio alle sette; chissenefrega di tutto il resto, adesso c’è uno spettacolo da mettere in scena, battute da ricordare, emozioni da trasmettere.
Dalle nove a mezzanotte c’è il teatro e tutto il resto è ‘noia’.