Non smetto mai di parlare.

Mettersi alla prova

‘Ho deciso, domani ti porto a fare un giro.’ ‘E dove?’ ‘Sui Monti.’ ‘Grazie al cazzo, siamo in montagna, dove mi dovresti portare…al mare?’ Ecco, la mia settimana di montagna sta andando più o meno così, la definirei una buona sintesi. Tranquilli, per chi non mi conoscesse a sufficienza, si tratta di un dialogo solo all’apparenza tagliente, ma semplicemente a misura della mia lingua che non si zittisce mai.

Comunque, a parte questo, che dire dell’immersione nella natura fatta vacanza… Il cielo azzurro, terso o costellato di nuvole pannose che si rincorrono, a far da cornice a montagne che diventano rosa al calar del sole è indubbiamente affascinante e il degradare dei colori accostati con la sapienza  di un pittore senza mai cedere a contrasti strafottenti o sgargianti è sicuramente rilassante per gli occhi e la mente. Trascorrere ore all’aperto respirando un’aria che profuma di buono è certamente riequilibrante, come è depurante immergersi nel silenzio della notte fatta di grilli e pochi altri rumori. Vi assicuro, non sto facendo ironia: colgo molto bene quale sia lo spettacolo che la natura offre, quale ne sia la portata, il fascino e l’eccezionalità in un mondo che sempre più ci abitua a spazi ristretti, materiali sintetici, odori artificiali, colori artefatti e rumori assordanti. Quanto io possa sentirmi a casa in questo ambiente naturale e soprattutto per quanto possa goderne i benefici senza sentirmi corpo estraneo…ecco questo ancora non lo so.

Al terzo giorno di ‘prova’ ancora i miei sensi non si sono abituati all’ambiente nuovo…e questo è un bene. Intanto me lo godo. 

Lascia un commento