Non smetto mai di parlare.

Adesso

Datti il tempo di soffrire. Non cercare di scappare al dolore, è la cosa peggiore che puoi fare. Affrontarlo è l’unica strada per superarlo. Prenderne le misure, calcolarne il perimetro, valutarne l’area e starci dentro. Per un po’. Non troppo, ma nemmeno troppo poco. Quel tanto che basta per conoscerne ogni centimetro, quasi lo toccassi prima con un dito, poi con due, fino alla mano intera che lo sfiora e lo addomestica. Solo allora puoi lasciarlo andare.

Datti la libertà di ondeggiare. Non cercare di costringerti in un equilibrio che non ti appartiene, stai camminando come fossi su un tacco dodici con la capacità di chi indossa sneakers tutto il giorno tutti i giorni. Fai ridere così. Invece trasforma la tua incertezza in un ballo. Trova il ritmo per le tue onde e assecondale, prima su un piede e poi su un altro, ascolta il suono e non avere paura di lasciarti andare. Ne uscirai stanca, ma incredibilmente più salda sui tuoi piedi.

Datti la possibilità di essere imperfetta. Non giudicarti per i pezzi che non trovano incastro, quando li riguarderai vedrai esattamente dove vanno. Non ora. Sorridi delle dimenticanze, ridi degli inciampi, accarezza le smagliature, del corpo e dell’anima. La perfezione non gode di alcun fascino, non lascia spazio alla scoperta e all’improvvisazione, accontentati di essere bellissima.

Adesso. Non ieri, non domani, solo adesso.

Datti tregua e respira. Datti spazio e metti un piede dopo l’altro. Fai liste per cancellare una voce dopo l’altra e guarda il risultato. Datti tregua e sorridi. Non dimenticarlo. Dà assuefazione. Come la vita.

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