Non smetto mai di parlare.

Cena per tre

Ieri sera Pietro ha preparato per tutti e tre il pollo al curry. Dopo una riunione di lavoro pomeridiana, sul finire di un venerdì già lungo in sé, ma ancora di più pensando alla settimana trascorsa, ho avuto necessità di uscire dalla mia casa/studio per prendere aria. Ho avvisato Pietro e gli ho chiesto cosa volesse per cena e così lui si è proposto di cucinare, per farci assaggiare un piatto che già aveva sperimentato agli scout, imitando i gesti visti dal padre (cuoco ben più pratico e raffinato di me). Così sono uscita e verso le sette e mezza mi ha chiamata per avvisarmi che sarebbe stato pronto in tavola dopo poco. Un’inversione di ruoli. Che ha reso felici tutti, Thomas compreso che ha gradito la cena e fatto i complimenti al fratello.

Ecco, questo è ‘prendersi cura’ di quelli a cui vogliamo bene. Saper intervenire con una soluzione senza la necessità che ci venga esplicitamente richiesta. Non credo sia una dote innata, seppure benefici di un buon carattere e di una istintiva empatia, ma credo si sviluppi con l’educazione e l’esempio. Spero di averglielo un po’ trasmesso io.

Sapersi prendere cura degli altri credo sia alla base di una vita soddisfacente, ricca e realmente completa. Quando il bene degli altri diventa, anche solo per un momento, la nostra priorità, abbiamo l’opportunità di comprendere come noi non possiamo bastare a noi stessi e quanto importanti siano le relazioni che costruiamo nel tempo. Quanto siano da curare (sempre lì si ritorna, il ‘prendersi cura’ come disciplina da seguire con impegno). Quanto siano da coltivare perché crescano e abbiano sempre nutrimento.

Il pollo al curry era molto buono.

Lascia un commento