Non smetto mai di parlare.

Delle relazioni

Perché tu sei una donna molto intelligente…ecco, quando partono così so già che la fregatura è dietro l’angolo. Perché della mia capacità di analisi se ne approprieranno per cercare di far tornare i conti, della mia forza se ne approfitteranno per scaricare pesi troppo grossi per loro, della mia pazienza ne faranno uno strumento a loro favore.

Non voglio più che tutto questo venga dato per scontato.

Essere intelligenti, forti, resistenti, ma anche empatiche, ironiche, divertenti e, perché no, dolci e coccolose è il risultato di un impegno quotidiano nell’affrontare la vita immergendosi nelle situazioni e non rimanendo a bordo strada semplicemente a guadare. Non è che poi uno arriva, trova tutto questo ben di dio e decide che se lo gode senza metterci del suo. Ora, non faintendete, non è una ‘tirata’ femminista perché le donne sì e gli uomini no, è una considerazione ben più ampia sul mondo delle relazioni. La relazione tra due individui, a mio parere, vive e cresce solo in una situazione di equilibrio tra il dare e il ricevere costante. Certo possono esserci ambiti in cui l’equilibrio non c’è, ma che godono poi al contrario di altri in cui il disequilibrio è opposto e così alla fine i conti tornano. Certo possono esserci periodi della vita in cui uno dei due fattori è in crisi e allora la fatica la fa solo una delle due parti, ma poi il tempo riporterà in asse il tutto e il disequilibrio troverà altra compensazione in un altro tempo. Non voglio più credere a relazioni in cui uno dà, dà e poi ancora dà, godendo del solo piacere di dare se stesso, senza ricevere un consistente ritorno in attenzioni, supporto, condivisione.

Se io sono super intelligente, tu sarai almeno MacGyver (quello di quando eravamo ragazzini che evitava una catastrofe nucleare con un acciarino e la colla vinavil) a risolvere i problemi domestici. Se io sono super capace di tenere dietro all’amministrazione di casa, tu sarai un mago della spesa scontata facendoti sette supermercati diversi rincorrendo le varie offerte. Se io sono un asso in latino e posso declinare rosa/ae ancora a distanza di trentacinque anni da quando lo studiavo a scuola, tu sarai il Piero Angela della situazione che conosce tutte le famiglie di lepidotteri. Se io sono fighissima a organizzare le vacanze trovando mete, itinerari e albergi, tu sarai toppissimo (aaaarrrghhh l’ho scritto!) a scovare il ristorantino originale e qualitativamente eccellente dove c’è anche la musica giusta mentre mi baci.

Ma soprattutto

Se io finisco in un fosso di notte, non ci metti un secondo a salire in macchina e a raggiungermi, anche se sai che posso cavarmela da sola; se ti dico che ho il terrore delle rane e ne scorgi una a bordo strada, mi prendi la mano e in un volteggio che neanche Bolle può immaginare mi fai passare oltre senza accorgermene, anche se pensi che sia una cosa stupida avere paura delle rane; se ho paura del dentista, ti segni in agenda tutti gli appuntamenti e non dimentichi una volta di sostenermi, anche se trovi che mi lamenti per niente; se sai che per me è importante una cosa, una parola, un gesto, trovi il tuo modo per ricordartelo, ma non vieni meno all’impegno di regalarmeli tutte le volte possibili; se dici di amarmi non dici mai ‘io e te’, ma ‘tu ed io’ perché l’ordine è importante.

Se io sono una donna molto intelligente, tu devi essere un uomo almeno altrettanto intelligente a non dare per scontato nulla che non ti appartiene (= che non ‘fa parte di te’).

A parti invertite funziona allo stesso modo, ma io sono donna e scrivo al femminile per nascita.

1 commento su “Delle relazioni”

  1. Io ti adoro!
    Io vivo da sempre nella fregatura del “eh ma tu sei intelligente, tu sì che sei forte…! ”
    perciò se scopri come trovare la “persona” della relazione , ti prego dimmelo! ti pago la dritta a peso d’oro ;))))

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