Non smetto mai di parlare.

Di nuovo in attesa

Ho io le mani sudate, figuriamoci tu. O magari tu meno. Chiacchieri con altri ragazzi che attendono come te, sorridi, sbracci, poi spalanchi gli occhi. Parlate di scale, alterazioni, livelli…parole il cui significato mi è ignoto, pur avendotele sentite in bocca piu volte.

Unica madre in attesa, come sempre. Abbiamo incrociato un padre all’ingresso, addetto al recupero del figlio gia esaminato. Mi faccio piccola e silenziosa per non essere di ingombro. Invisibile non è possibile, se non altro per l’abito rosso che indosso… passare inosservata mi riesce poco e male.

L’ultima volta, a causa del Covid, mi avevano lasciata fuori e ho atteso vagando e cercando di non pensare, fingendo indifferenza, come se gli ultimi giorni non fossero stati tutti un’attesa di questo momento e dell’inizio delle tue agognate vacanze. Tra poche ore potrai saltare e correre e ridere, comunque più leggero.

La tua passione per la musica è iniziata con te bambino che strimpellavi una chitarrina della Chicco sul bordo strada di Budapest, attirando gli sguardi curiosi. Poi un tasto alla volta, le balene con il raffreddore, le canzoni per imparare l’inglese, il palco enorme dello Storchi per poche note che mi facevano toccare il cielo con un dito. Ti divertivi, era poco più di un gioco. E cosi è arrivata in casa la tastiera, poi il piano elettrico e infine il pianoforte. In mezzo la scelta di trasformare il gioco in qualcosa di serio , che richiede impegno anche quando gli amici chiamano e quando i Greenday martellano nella testa.
Ci sono i giorni in cui manderesti a quel paese Chopin e Bach, poi ritorni a testa bassa a far correre le mani sul piano, sognando masterclass oltre oceano e un futuro da dividere tra le note e la fisica , che si è insinuata nel tuo cuore giorno dopo giorno in questi due anni da liceale.

Io ti guardo orgogliosa, emozionata, consapevole delle tue capacita e della tua determinazione. Corri Pietro, corri, non ti fermare, il tempo per prendere fiato lo avrai, ma adesso è il momento di vivere e respirare a pieni polmoni , stupisciti del mondo, non ti lasciare intimidire e sorridi: il tuo sorriso parla per te.

In bocca al lupo amore mio. Ancora uno ed è il tuo turno. E io mi godo la tua vista. In attesa con te e per te.

1 commento su “Di nuovo in attesa”

  1. Ricordo benissimo quella chitarrina che suonava con il suo bel sorriso e gli occhi pieni di gioia ed emozione. Ricordo benissimo il suo primo concerto al Teatro Storchi che venni ad assistere con Tommaso di solo un mese e che diluviava. La nonna Letizia mi dava della matta perché portavo fuori con quel tempaccio e in mezzo a tanta confusione il mio bimbo così piccolo. (Dormi` tutto il tempo!)

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