Tra pochi giorni saranno 16. Sedici anni di te e poco meno di quindici di noi.
Nonostante tutto.
Sei arrivato per secondo nella mia vita, ma solo per un calcolo matematico sulle possibilità che avrei avuto nel procreare oltre i trent’anni. Giudicate sfavorevoli da un uomo (e chi altri avrebbe potuto essere così razionalmente lucido) è arrivato prima Pietro e poi tu. Ma tu eri nella mia testa e nel mio cuore da sempre, di là dal mondo. E se non ci fosse stato Pietro, a determinare l’esatto momento in cui la nostra richiesta si è incontrata con la tua domanda, non saresti stato nella mia vita. Quindi: essere secondi non sempre è una sconfitta, talvolta è una vittoria. E io penso di aver vinto con te e di aver ricevuto con te e tuo fratello il regalo più grande che la vita mi potesse fare.
Nonostante tutto.
Le tue origini nel lontano oriente, che si sfumano nei tratti del tuo viso e nel colore della tua pelle, mi ricordano sempre quanto l’amore non abbia confini e barriere. Quanto il coraggio sia spesso la chiave per ottenere cose meravigliose. Quanto il diverso sia solo una ricchezza in più, con cui fare i conti tutti i giorni.
Amo te e tuo fratello in modo assoluto, ma spero non troppo ingombrante.
Mi hanno chiesto chi è il mio preferito tra voi due (tanti pensano che debba esserci una preferenza in presenza di più figli, ritenendo che su ciò che è facile ricada, indiscutibilmente, la scelta). Non sono capace di scegliere. Non sono capace di fare una graduatoria, se non puramente anagrafica di età. Non sono capace di pensarmi senza uno di voi, così diversi, ma così profondamente figli di una stessa madre: l’unica che so essere.
Nonostante tutto.
Mi hanno chiesto, non più tardi di poche settimane fa, se sapevo qualcosa della tua famiglia di origine. Li ho guardati senza capire. Pensavo di aver lasciato indietro queste domande anni fa. Li ho guardati senza capire. Pensavo che l’amore valesse almeno quanto il codice genetico e che fosse piuttosto noioso dover rispiegare che non c’è una famiglia di origine, perché famiglia è dove si cresce, dove si è amati, dove sei figlio nonostante tutto. Li ho guardati senza capire. Poi ho risposto che anch’io sono ipotiroidea. Mi hanno guardata senza capire.
Tra pochi giorni saranno 16. Sedici anni di un ragazzo con gli occhi a mandorla, le fossette sulle guance, un sorriso che conquisterà il mondo e un’energia esplosiva.
Tra pochi giorni saranno poco meno di quindici anni di noi. Anni incredibili, imprevedibili, insostituibili.
Nonostante tutto.
Con tutto l’amore del mondo. La tua mamma.
9/9/2009. Non dimenticherò mai la data di quel bimbetto con due occhi pieni di voglia di scoprire il mondo. Il ricordo della prima volta che ho visto voi quattro in Vietnam, in collegamento dal mio pc, con la nonna Letizia, mi è rimasto impresso nella mente. Grande emozione. Quando siete arrivati a casa, mi ricordo che Pietro mi presentò Thomas e mi disse che potevo anche prenderlo in braccio. Sono due ragazzi fantastici! Vi abbraccio e vi faccio tanti auguri per tutto. ❤️