Non smetto mai di parlare.

Una insospettabile settimana di Avvento

Cose brutte dell’ultima settimana:

la febbre; le infiltrazioni d’acqua dal terrazzo di sopra che è diventato una piscinetta da rane per uno scarico intasato; mia mamma non più in equilibrio; la febbre alta (39.7 è un risultato di cui andare fiera); le infiltrazioni d’acqua in macchina (dalla guarnizione del parabrezza o simili); le note di Thomas e la sua rabbia verso se stesso; il parquet rialzato per le infiltrazioni d’acqua di cui sopra; un piccolo, anzi sospettabile e sfumato, focolaio polmonare causa della febbre di cui sopra; i raggi di Thomas che hanno riaperto ferite e introdotto a nuovi percorsi; la gita ai mercatini di Natale, tanto attesa, saltata per quel sospettabile e sfumato focolaio di cui sopra; la necessità di esserci comunque e sempre, anche con la febbre.

Cose belle dell’ultima settimana:

l’amica che si è preoccupata del mio antibiotico, quella che si è preoccupata delle vitamine e quella che si è preoccupata dei fermenti lattici; i nuovi calendari 2025; il lavoro che comunque è un bel modo per distrarre i pensieri; i clienti che sanno che se non ce la fai ce l’hai comunque messa tutta; Simone che si preoccupa appena il termometro sale sopra i 37 e che voleva portarmi in ospedale con i 39 e passa; le amiche che hanno scritto e telefonato per sapere come stavo; il primo regalo di Natale.

Comunque io continuo a sorridere (poi ho anche versato un paio di lacrime, ma veloci, perché poi è arrivato il tecnico della fibra che doveva sistemare l’impianto – ma questa era una cosa bella).

1 commento su “Una insospettabile settimana di Avvento”

  1. Sempre la creativa che conosco . Hai confermato che l’amicizia è la prima risorsa nella vita di una persona . Dai Lory dopo la tempesta viene sempre il sereno quindi … facciamoci trovare in piedi !.

    Rispondi

Lascia un commento