Non smetto mai di parlare.

Le giornate, quelle belle.

‘Ecco però devi farmi un regalo’. ‘Dimmi mamma, cosa ti serve’. ‘Prendi un quaderno o qualcosa su cui scrivere e poi quand vieni qua scrivi quello che ti dico. Anche se magari non è mlto corretto, ma tu scrivi. E poi sulla copertina ci metti – Le ultime parole della nonna-‘. ‘Ma mamma, perché proprio ultimo, possiamo mettere semplicemente -Le parole della mamma.’ ‘Va bene, ma tu scrivi.’ ‘Si, aspetta che chiedo a Elisa un foglio, la penna ce l’ho. Intanto scrivo su quello poi prendo un quaderno bello e lo ricopio’.

E ha iniziato a dettare.

Cara la mia bambina, finalmente ho deciso di scriverti per dirti tutto il bene che ti voglio, quanto sia profondo e duro. Anche se ti sembrano strane queste parole, non lo sono, perché io voglio farti sapere come sia faticoso per me non poter scrivere personalmente ma doverti dettare questa lettera.

‘Ma mamma, allora è ‘duro’ non riuscire a scrivere, non il tuo bene.’ ‘No no, il bene è duro. Si sembrano strane queste parole, ma è così’. ‘Va bene mamma, scrivo’.

Ho sempre pensato che tu sia ciò che ho sempre desiderato essere io, anche se non ci sono mai riuscita. Vorre farti capire che anche se apparentemente sembro dura, in fondo sono molto tenera e vorrei riuscire a farti capire che ti stimo molto e spero proprio di riuscire a farmi capire per poter arrivare dentro di te in modo profondo ed essere così perdonata per tutto quello che in realtà non faccio nei tuoi confronti e quello che vorrei essere per farmi capire da te in modo chiaro e preciso. Grazie per tutto quello che fai, che hai fatto e che spero tu possa ancora fare anche se saranno ancora pochi gli anni che ci resteranno. Non credo che avrò una vita lunga, ma quella che sarà spero riesca ad essere abbastanza esaustiva e tu possa così perdonarmi per tutti gli errori che ho fatto e che faccio.

‘Adesso fermati, ho sete.’

Ricordati che se ti capita di incontrare un uomo con le caratteristiche di Vito e che ti ama come mi amava lui devi aprofittarene e non sfuggire. Per lui io ero ‘qualcosa’ e questo è importante per una donna.

‘Va bene mamma, ho scritto anche questo’. ‘Tienilo quel foglio e poi riportalo, mi raccomando’. ‘Certo mamma, continuiamo la prossima volta. Io scrivo e tu detti.’

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